Qual è la differenza tra un lavoratore domestico convivente e non convivente?
Il convivente risiede presso il datore di lavoro e riceve vitto e alloggio, mentre il non convivente lavora solo per ore determinate.
Qual è la differenza tra un lavoratore domestico convivente e non convivente?
Un lavoratore domestico convivente risiede presso l’abitazione del datore di lavoro e, oltre alla retribuzione, ha diritto a vitto e alloggio. Questo tipo di contratto è comune per le badanti o colf che assistono persone anziane o con necessità di assistenza continua. Un lavoratore non convivente, invece, lavora solo per un determinato numero di ore al giorno o alla settimana e non vive presso il datore di lavoro. Le due tipologie di contratto comportano costi diversi, con il convivente che può comportare un impatto economico leggermente più alto.
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Il costo dipende dalle mansioni, ore settimanali, tipo di contratto, esperienza e area geografica.
Il lavoro notturno comporta una maggiorazione rispetto alla paga base.
Viene calcolato secondo le tabelle CCNL.
Sì, i contributi variano in base al numero di ore settimanali.
Include stipendio, vitto e alloggio.